Riassunto
Per i fisici, l’energia di Planck è una grandezza fortemente evocativa. È infatti l’energia equivalente alla cosiddetta massa di Planck, M p = (ch/2πG)1/2, e questa è la massa per la quale la corrispondente lunghezza d’onda Compton è pari al proprio raggio di Schwarzschild. Un modo decisamente criptico d’esprimerci, ma sostanzialmente si vuol dire questo: che nella massa di Planck convergono concetti e fenomenologie apparentemente inconciliabili, come sono quelli della meccanica quantistica (la lunghezza d’onda Compton di una particella è una grandezza tipicamente quantistica) e della gravitazione (il raggio di Schwarzschild è la dimensione caratteristica dell’orizzonte degli eventi di un buco nero). Si pensa perciò che all’energia di Planck gli effetti quanto-gravitazionali debbano essere dominanti, di modo che la tradizionale descrizione della gravità offerta dalla Relatività Generale, che non contempla l’idea della quantizzazione, risulta inadeguata e, di fatto, inservibile: ecco perché si è portati a pensare che proprio all’energia di Planck la gravità potrebbe sposarsi con la fisica quantistica. Ma non chiedete ai fisici come si svolge la cerimonia, o cosa ciò comporti, perché non vi saprebbero rispondere: infatti, sono ancora ben lontani dall’aver formulato una coerente teoria quantistica della gravità.